Stiamo lavorando con passione per rinnovare la nostra piccola scuola di paese secondo la metodologia montessoriana. E’ un lavoro complesso e quotidiano, soprattutto in questi tempi in cui il rispetto dei protocolli già coinvolge tante energie… ma proprio per questo ancora più necessario.

Il “cittadino dimenticato” di cui ormai cento anni fa parlava la dott.ssa Montessori… è ancora piuttosto dimenticato. Forse non in tutti i campi, ma sicuramente in quello che preme a noi educatori: la vera essenza dell’infanzia è nascosta sotto pregiudizi e abitudini difficili da mettere in discussione.

Stiamo lavorando con pazienza ma con determinazione per diventare piano piano una “Casa dei Bambini” Montessori. Buona parte del personale docente ha frequentato i corsi riconosciuti dell’Opera Nazionale Montessori ed è ora in possesso del Diploma di Differenziazione Didattica: più che un punto di arrivo, uno di partenza. La formazione continua si intreccia con l’esperienza scolastica quotidiana, fatta di piccole gioie che profumano di foglie raccolte da mani di bambino, e di fatiche che hanno il tintinnìo di bottoni rovesciati a terra.

I principi guida della nostra scuola sono:

  • Osservazione: non per valutare il prodotto, ma per vedere in profondità e comprendere gli aiuti di cui ha bisogno il bambino.
  • Educazione dei sensi: in questa fase di sviluppo, il bambino è particolarmente immerso nella concretezza del mondo. I materiali scientifici Montessori affinano i sensi proprio nel periodo in cui sono più sensibili.
  • Attività di vita pratica: il bambino desidera imparare a prendersi cura di sè, dell’ambiente che lo circonda e degli altri. Attraverso queste attività piene di senso si accrescono le sue capacità, e allo stesso tempo la sua autostima, la sua forza di volontà e il rispetto per il mondo circostante.
  • Libera scelta: durante i momenti della giornata dedicati al lavoro, il bambino è libero di scegliere a quali attività dedicarsi. Libero, entro chiari confini di possibilità e di regole.
  • Ambiente scientificamente preparato: Maria Montessori, utilizzando il metodo scientifico che si basa sull’osservazione, ha definito i criteri da seguire per preparare un ambiente in cui il bambino possa agire in autonomia. Giorno per giorno, ci stiamo impegnando a realizzare questo tipo di ambiente.
  • Formazione dei docenti: la teoria da sola non basta, ma è fondamentale per illuminare la pratica. I docenti si incontrano più volte al mese e sono guidati da coordinatrici e formatrici che sostengono la trasformazione in atto.

Tra le tante parole che potremmo usare per trasmettere la bellezza e la profondità dell’approccio Montessori, abbiamo scelto quelle di una grande maestra che ci ha appena lasciati, Grazia Honegger Fresco, tra le ultime allieve di Maria Montessori e sua cristallina interprete:

Che cosa si potrebbe aspettare un bambino entrando in una scuola?

Di non perdere di colpo la sua mamma,
di non essere subito toccato e preso in braccio
da persone che non conosce,
di non essere ingannato, imbrogliato,
di trovare stanze quiete, cantucci in cui nascondersi,
adulti che non gridano,
di potersi guardare intorno in pace,
di poter stare anche da solo,
di potersi avvicinare agli altri bambini con i suoi tempi,
di non essere spinto a fare, a mangiare e a dormire,
di trovare oggetti semplici per lui interessanti, alla sua altezza,
tanto da poterli prendere da solo,
di avvertire un “flusso” di simpatia dalla sua mamma
all’educatrice e viceversa,
di essere accolto tutte le mattine dal sorriso di un’educatrice
che conosce bene …